La mia esperienza con i giochi inizia circa 6 anni fa, quando oltre i "classici" e ormai vecchi giochi da tavolo avevo voglia di scoprire qualcosa di più di questo fantastico mondo. Tra i tanti giochi che ho in collezione,credo che DIXIT sia il gioco per eccellenza. Perché riunisce ed unisce le persone al tavolo,perché stimola la fantasia,perché lascia spazio all'immaginazione e all'interpretazione. Perché tutti,ma proprio tutti si approcciano a dixit non pensando a: "che noia",oppure: "un gioco da tavolo che non conosco,non ci gioco". Dixit rompe le barriere,fa diventare i non giocatori, giocatori. É così che i miei amici mi dicono: "giochiamo a dixit?" Senza capirci niente di boardgame. É così che mia mamma ha adorato questo mondo come noi, e ancora oggi usiamo la frase "che delusione" detta proprio da mia mamma per interpretare una carta. Dixit é il gioco. Si chiacchiera,ci si conosce,si gioca senza pensare a vincere. É l'emblema del nostro passatempo. Diffondere il verbo e stare insieme ad altre persone. Un meraviglioso gioco, che apre le porte al nostro splendido mondo. Grazie Jean-Louis Roubira!

DIxit è un gioco che prima o poi nella vita bisogna provare, il fatto è che poi non ci si può più rinunciare.
Facile, intuitivo ma soprattutto veramente divertente. Puoi giocarci con gli amici, con gli amici degli amici, con gli amici che non vogliono mai giocare ai giochi da tavolo (PAZZIA!!!), con la nonna dopo che ti ha saturato di cibo, con i nipoti antipatici che ti riempiono sempre di calci e pugni e che non puoi ovviamente mettere in riga a suon di mazzate. Insomma un gioco per tutti con una grafica a metà tra il viaggio mentale di uno sciamano sotto spirito e il romanticismo sognante che piace tanto alle nostre compagne.
E poi vogliamo mettere il piacere di rivangare i ricordi più assurdi di quando eravamo ragazzi, le canzoni dell'adolescenza e i film del cinema che non abbiamo mai visto ma di cui conosciamo la frase giusta che ci serve in quel momento o la citazione di un libro letto controvoglia alle medie o quel verso di una poesia che avevi imparato a memoria alle elementari... perché ci si trova a cercare le cose più assurde pur di riuscire a dare "indizi mascherati" agli altri giocatori, che poi si traducono in sonore risate e insulti ai più visionari.
Riassumendo: Un party game leggero che mantiene la mente sveglia meglio di un caffè e ti fa ridere più dello zio ubriaco che alle riunioni di famiglia si mette a cantare le canzoni dei suoi tempi.

Il gioco è un ottimo intrattenimento, adatto a qualunque pubblico. Poiché l'unico limite è l'immaginazione, si ha un'esperienza diversa ogni volta che si gioca. Si può giocare in modo goliardico, serioso o acculturato, ci si diverte con ogni compagnia.
Inoltre, le carte sono dei capolavori e ognuna di esse nasconde un mondo al suo interno

Avete mai iniziato una frase terminata prontamente da qualcun altro li presente?
Avete mai avuto la stessa idea, nello stesso momento, insieme ad un vostro amico?
Vari sono i motivi che lo rendono possibile…
Forse è accaduto perché vi conoscevate…oppure avete fatto lo stesso ragionamento pur non conoscendovi. Comunque sia avete raggiunto la stessa conclusione insieme e spesso partendo da pochi input iniziali come un verso, un cenno, un suono, un movimento o magari una buffa espressione.
Questo è Dixit, un gioco dove a guidare la vostra fantasia e creatività ci saranno delle carte ricche di suggestive immagini il cui scopo è quello di guidarvi alla formulazione di un indizio (in merito ad una carta in vostro possesso) per gli altri giocatori. Qui inizia la magia: l’indizio deve essere alla portata dei partecipanti senza essere però compreso da tutti.
Quindi abbastanza difficile ma non troppo facile!!!
Gli altri giocatori daranno poi la carta (coperta) che più si avvicina all’indizio e tutte verranno poi rivelate sul tavolo affinchè ognuno possa votare. Bisogna quindi indovinare la carta di colui che ha dato l’indizio o almeno sviare gli altri giocatori con la propria…che forse risulterà addirittura più pertinente, portando a voi altri punti per la vittoria.
Il divertimento, alla portata di grandi e piccini, è assicurato dalle infinite possibilità di partite giocabili in cui l’unico limite è la mente umana, capace di scorgere dettagli sempre nuovi, profondi e a volte bizzarri che “si spera” non tutti siano in grado di comprendere. ????
Buon divertimento!!!

Apro una scatola di medie dimensioni. Essendo abituato a box molto più grandi, zeppi di segnalini, miniature, carte di ogni dimensione, dadi e quant'altro, rimango sorpreso dall'apparente sobrietà del contenuto.
Sposto regolamento, butto l'occhio, vengo abbagliato, realizzo. L'intero spettro dei colori è qui, davanti ai miei occhi. Alla sorpresa iniziale vanno aggiungendosi poco a poco altri dettagli.
Sfoglio le carte: nessun numero, nessun freddissimo valore di attacco o difesa, nessuna risorsa. "Solo" un disegno, direbbe il me stesso di allora. E mentre sfoglio il corposo ed ingombrante mazzo prende forma nella mia testa un'idea. No, non un'idea, un ricordo. Una memoria puerile? Oppure un sogno fatto tempo addietro, quando le mie giornate non erano ancora segnate dalla ripetitività? La curiosità prende forma. Lo spettro (del passato) s'ingrandisce con ogni immagine, talvolta cupa e talvolta allegra. Una dimensione onirica in piena fase di veglia, un mondo cartaceo al servizio della mente.
Poso la scatola sul tavolo, ne sviscero regole e contenuti, mi ci immergo e coinvolgo chi mi è più caro: tale mondo non è fatto solo per una persona.
Interpreto. Il passo prima di cimentarsi nell'arte. Reggo lo scettro per qualche turno, giudico l'idoneo e l'estraneo, ritorno nei ranghi. Ognuno ha il diritto di essere il re.
Rido, o "ricordo di quella volta che". Per aiutarmi nel processo confido nell'avversario. Uno sfidante dal volto noto, ma spesso e volentieri dal volto nuovo.
Vinco. O perdo. Non ha importanza. Il tempo pare esserci scivolato sotto i piedi, sotto forma di fiume. O volato via, come un variopinto pennuto.
Richiudo la scatola. Ho gioito e sognato abbastanza, per questa sera. L'effetto allucinogeno va placandosi, le mie mani sono ritornate rosa.
Sorrido, ringrazio, saluto. Mi corico.
Attendo. La prossima riapertura.

È davvero un gioco per tutti, per tutta la famiglia: dai bambini ai più grandi.
Le regole sono semplici e non c’è bisogno di sapere leggere o fare i conti.
Conta solo la fantasia che le bellissime carte riescono ad ispirare.
Ogni turno non sarà mai uguale al precedente e poi si può giocare in tantissimi!
Provatelo e sono certo che scriverete una recensione migliore e più entusiasta ancora della mia.
Buona Epifania.

Non credo occorra spendere tante parole su cos'è Dixit; oltre ad essere un gioco famosissimo, ha un regolamento talmente semplice che - davvero - si capisce al volo e la rete trabocca di spiegazioni e tutorial. Il tutto ruota intorno alle (belle) illustrazioni sulle carte, dalle quali il giocatore nel ruolo di narratore deve lasciarsi ispirare per trovare un concetto, un pensiero o anche un semplice suono.
Non ci sono davvero molte altre regole in Dixit; tutto è estremamente immediato ed è veramente difficile che, una volta letto per la prima volta il regolamento, ci si ritrovi ad aprirlo nuovamente.
Detto ciò, l'estrema semplicità del regolamento di Dixit non è sufficiente, a mio avviso, a fare di quest'ultimo un gioco adatto a tutti. Le illustrazioni astratte di Dixit si prestano a fornire suggestioni molto soggettive e niente affatto univoche (anche perché se così non fosse verrebbe meno il senso stesso del gioco nonché, per ovvie ragioni, la sua rigiocabilità), e questo può spiazzare i giocatori meno propensi a lanciarsi ad esprimere apertamente pensieri e concetti a volte bizzarri e un po' stramapalati, e qualche volta può capitare che uno si imbamboli davanti a delle illustrazioni non sapendo che cosa dire o fare, per semplice timidezza. Sono convinto che a molti il meccanismo di Dixit piaccia, e d'altro canto non si spiegherebbe la popolarità del gioco in caso contrario, ma ciò che si dovrebbe tenere in considerazione è che la riuscita di questo gioco (intesa come semplice divertimento collettivo al tavolo) dipende dai partecipanti molto più che per altri giochi. È un gioco diverso, e questo a mio avviso è sia un punto di forza che un punto debole. Il regolamento è alla portata di tutti, ma il gioco sicuramente non divertirà tutti allo stesso modo.
Quanto al resto: le illustrazioni sono carine e la rigiocabilità è buona, anche se - specialmente se lo si intavola spesso - il bisogno di acquistare espansioni può farsi sentire più o meno in fretta per evitare che il riutilizzo ad oltranza delle stesse carte appiattisca l'esperienza, tanto più se il gruppo al tavolo è abbastanza fisso e poco soggetto a variazioni, ma comunque non lo definirei un titolo "usa e getta". La scatola base offre senz'altro tante partite prima di stancare.
In conclusione: un gioco che ogni appassionato dovrebbe avere nella propria collezione per la sua particolarità, adatto anche a giocatori molto giovani per la sua semplicità, ma per rendere bene ha bisogno che al tavolo ci siano giocatori che non si lasciano intimidire dal doversi mettere in gioco e che siano capaci di sorridere anche un po' di loro stessi.

Ho atteso tanto prima di prenderlo ma col senno di poi lo comprerei subito ad occhi chiusi... tanto che è stato spesso un ottimo regalo per diverse amicizie.
Se vi mettono davanti un quadro di arte moderna da 50 milioni di euro, potreste non accorgervi di quanto sia "artistico", ma chiunque guardi un Van Gogh, che sia colto e preparato o che sia un pastore sceso dai monti, ne resta affascinato e toccato nel profondo. Allo stesso modo Dixit è un capolavoro indiscutibile nel mondo dei giochi da tavolo che non ha bisogno di esperienza o conoscenza , non ha bisogno di scolarizzazione, non ha bisogno di tecniche e strategie. Servono solo fantasia e voglia di divertirsi (e il divertimento l'ha portato più volte anche con chi voglia non ne aveva).
Quando vi troverete a scorrere fra le dita le carte di Dixit capirete di cosa parlo. Colori e immagini evocative stimolerebbero la fantasia di una sedia a dondolo, immaginatevi cosa succederà a un tavolo con dei bambini, per non parlare poi dell'intesa che si scopre di avere con conoscenze datate o con amicizie più fresche.
Proprio come con un'Opera d'Arte non vi stancherete mai di soffermarvi di nuovo a giocarlo e condividerlo con gli amici... e come nell'arte molto probabilmente vorrete collezionarne le varie edizioni, realizzate da disegnatori sempre diversi e con immagini affascinanti dal carattere sempre nuovo.
Un Must in tutte le case.

Dixit é un gioco magico, capace di unire tutte le età e di far volare la mente e i ricordi di ogni giocatore verso un mondo colorato e profondamente personale. Le illustrazioni delle carte da gioco sono molto ben fatte, sia nel pacchetto base sia per le espansioni, dove ogni mazzo ricalca un tema specifico (viaggi, racconti fantastici, ricordi e così via). Di pregio anche l'espansione Deluxe pubblicata per il 20esimo anniversario, composto da 84 carte con illustrazioni di tutti gli autori appartenenti al mondo dixit, corredate da una pedina coniglietto di colore oro. Ogni partita è diversa dalla precedente, e lascia spazio a sconfinate possibilità di svolgimento. Di sicuro uno dei giochi che ogni appassionato dovrebbe avere in casa, pronto a dare una nuova svolta ai party games e a creare quella sincera sinergia e condivisione che ogni gioco da tavolo ha come fine ultimo.

Dixit non é un gioco. È uno specchio colorato. Nelle carte, tra i dettagli e il quadro totale, cogliamo quel che parla di noi o quel che conosciamo di chi gioca con noi. Ci sfidiamo con sottintesi "Vediamo se mi conosci davvero..." e dopo i voti ci si scopre e ci facciamo scoprire. E poi non importa chi arriva prima o chi sta indietro. Tutti, alla fine, abbiamo colto qualcosa in più.
Anche di noi stessi.