Gioco di strategia poetica tra fiori e rane: elegante e profondo.

Braccialetto leggero e dai colori freschi, molto carino e apprezzato!

Scythe è un prodotto particolare, se si guarda il sistema di generazione e utilizzo delle risorse, perfettamente deterministico, sembra un german, ma declinato in un contesto tattico dove la spazialità fa da padrone a tutte le altre meccaniche e da spazio all'altro lato del gioco, quello guerrafondaio, basato sulle maggioranze e un sistema ad asta per la risoluzione dei conflitti.
C'è chi guarda alla formula e la ritiene un'accozzaglia di meccaniche poco approfondite se prese singolarmente. Altri, me compreso, lo ritengono un validissimo esempio di cosa succede quando cerchi di creare un sistema di regole che sono votate a definire un'esperienza fortemente tematizzata.
Il tutto viene condito da una qualità dei materiali veramente buona. Le miniature in plastica, sebbene per gli standard attuali sicuramente non facciano gridare al miracolo, danno un'ottima presenza scenica alla mappa.
Le plance giocatore con i token in legno sono belissimi e molto funzionali da usare.
La prima partita può risultare ostica, soprattutto se lo si prova a proporre a chi non gioca tanti titoli di peso almeno medio, ma il regolamento è parecchio snello ed essenziale, quindi una volta imparate le regole non si avranno problemi anche a distanze di settimane o mesi.

La sensazione nell'aprire la scatola, che viene poi confermata giocando la campagna, è che Rise of Fenris sia un mucchio di modalità extra/alternative, idee sperimentali e quant'altro, create con l'unico scopo di fornire variabilità ad un titolo che, anche i più grandi estimatori confermano, tende a soffrire alla lunga di problemi di ripetitività.
Chi cerca un'espansione "monolitica", che presenti un concetto ben definito, qui non troverà nulla di tutto ciò.
Ci sono due fazioni nuove, molto interessanti e ben realizzate nelle meccaniche, meno nei materiali, che risultano sensibilimente peggiori per quanto riguarda le gli elementi in cartone e legno rispetto agli standard del gioco base e invaders from afar. Buone invece le miniature.
I modificatori mech/azioni speciali sicuramente velocizzano le partite, ma possono risultare poco bilanciati fuori dalla campagna.
Belli i tracciati alternativi, che cambiano parecchio le dinamiche del gioco (il pacifista punta molto alle dinamiche di engine building e gestione risorse, con alcuni guizzi di genio relativi a bluff nel combattimento) mentre il tracciato della guerra è molto adrenalinico e si presta bene a partite che possono finire molto rapidamente se non si stà attenti.
La campagna di per sè non offre chissà quali eventi narrativi, è principalmente uno showcase tutto sommato ben realizzato di tutte le novità offerte dall'espansione, le quali vengono introdotte in maniera graduale e organica. Dato che si tratta di una campagna pvp, il rischio di creare una situazione di costante gap subito dopo le prime 1/2 partite mi porta a sconsigliarlo per chi vuole farla con pochissimi giocatori, in quanto l'impossibilità di creare alleanze di circostanza per contenere l'avanzata del primo giocatore si fa sentire.
Nel complesso, ritengo sia la migliore espansione di Scythe e la consiglio a chiunque abbia apprezzato il gioco base.

Confesso di aver preso questa espansione principalmemte a scopo di completismo, e quello che ho trovato mi ha convinto solo in parte.
Consiglierei di evitarla per chi tende a giocare con un numero basso di giocatori (leggasi, 2/3/4) che già di per se non è la quantità consigliata per scythe. Questa espansione per il 6/7 giocatore va presa letteralmente per chi vuole giocare con il grosso della mappa già riempito fin dai primi turni. Le nuove fazioni infatti, data la mobilità limitata dei loro mech, tendono a risaltare quando ci si trova in situazioni dove la possibilità del movimento di due caselle è fortemente limitato dalla saturazione di unità nemiche limitrofe. In quel caso, il fatto che i propri mech siano delle "tartarughe" con poteri speciali alternativi è sicuramente un plus. Quando invece si gioca con mezza mappa costantemente vuota, la sensazione di lentezza e farraginosità del motore delle due fazioni è parecchio forte, e l'effetto noia si fa sentire presto. Per chi fosse interessato a delle fazioni extra buone anche per partite con un basso numero di giocatori, consiglio di virare su Rise of Fenris.
A livello di materiali, questa espansione si mantiene sui livelli del gioco principale, menzione d'onore i mech che risultano essere a mio avviso più dettagliati di quelli del gioco base.

Titolo che si presta molto per fini didattici ed educativi. Lo abbiamo utilizzato per un progetto scolastico con ottimi risultati.

Ambientazione molto sentita, meccanica semplice ed abbastanza veloce è adatto a tutti i giocatori. utilizzabile come filler o come introduttivo per neofiti.

Il gioco non è velocissimo se si è in tanti, meccanica interessante a tratti anche divertente, le carte da giocare aggiungono alea al gioco, adatto a tutti i giocatori.

Gioco veloce, meccanica semplice ed adatto a tutti i giocatori. Noi giocatori esperti lo usiamo come filler o come introduttivo per neofiti

Sfidiamo la memoria, sapendo già dall'inizio che se giochi con un bimbo lui farà meglio! illustrazioni e scoiattoli super per non parlare delle morbide ghiande! Felici di averlo scoperto. Si prepara in 2 minuti e come minimo ci giochi 2/3 partite!