Regole semplicissime, ma bella profondità per questo primo gioco della trilogia Century. Ottimo per neofiti. Le carte e le monete sono davvero belle. Unica pecca: l'ambientazione non si sente granché, ma non si può avere tutto :)

Il mio primo Pandemic. Che dire!? Bello, stretto, difficile. Provato sia in solitaria che in 5. Non posso fare paragoni con le altre versioni della serie, ma l'ambientazione è stupenda ed è resa benissimo. Superconsigliato!

Ne avevo sempre sentito parlar male invece si rivela un buon gioco si vede la mano di Feld anche se la fortuna la fa un pò più da padrona e risulta più light della media dei suoi giochi.
Alla fine sono rimasto favorevolmente colpito. Non tra i suoi miglori ma di gran lunga sopra la media dei giochi usciti nello stesso periodo

Io ed il mio gruppo appena vista l'offerta (preso con il 60% di sconto) non abbiamo resistito, e lo abbiamo preso al volo, in modo da avere un nuovo passatempo per le feste. Ad ora siamo riusciti a giocarci solo 3 volte , non siamo quindi riusciti ad esplorarne tutte le potenzialità. Ma lo si può definire un buon ibrido. Che può fungere da scalino per passare a giochi più complessi.
I materiali sono buoni, ed anche la personalizzazione di alcune pedine tramite adesivi (benché con disegni molto discutibili) è carina.
PERÒ ha due problemi, a cui io sono riuscito a sopperire grazie ad altri vecchi giochi oramai inutilizzati. Ma non tutti possono farlo..:
1) MANCANO componenti. Mancano le "Barche" che nel gioco corrispondono alle pedine di movimento dei giocatori, quindi non proprio una cosa trascurabile.
2) Chi ha curato "creazione" non ha minimamente pensato che dopo che apri il gioco servirebbe avere un anima di cartone che serva da dispenser per dividere le componenti (davvero molte) con criterio, ti ritrovi semplicemente con una scatola e qualche bustina (non della grandezza esatta per tutti i pezzi, solo alcuni possono essere risposti, e quindi ti ritrovi a dovere rimettere quasi tutto in maniera casuale nella scatola come se fosse un puzzle. Ed essendo un gioco dal set up molto lungo, il dover anche perdere tempo a cercare le cose alla rinfusa è un grande down.
Proverò a chiedere al sito se si riesce in qualche modo ad ottenere i pezzi mancanti.

Spirits of the Forest è un gioco davvero semplice da spiegare, adatto a qualsiasi tipo di giocatore, veloce ma molto coinvolgente e sufficientemente profondo. Ammetto di essere stato attirato prima di tutto dalla grafica -davvero eccezionale, come i materiali- e dalla fiducia riposta nella GateOnGames/Thundergryph. E non ho sbagliato: io e tutti gli amici a cui l'ho fatto provare ci siamo innamorati subito di questo piccolo gioiellino. Un must!

Un buon prodotto, c'è di meglio ma sono una buona alternativa. Alla lunga soffrono l'effetto "colla" tra le carte e non è comodissimo mischiare, ma è passabile.

In genere cerco di evitare Mayday dopo alcune delusioni che mi ha lasciato con i primi acquisti, ma il vantaggio di avere una così grande diffusione è quella di potersi permettere anche i più disparati formati, come in questo caso. Quasi introvabili.

Una bella esperienza di gioco, abbastanza rapida e accessibile, una gestione dei lavoratori un po' atipica tramite la propria mano di carte lavoratore, molto soddisfacente ogni volta.
Non sarà il gioco definitivo ma se ne apprezzano le idee e le meccaniche un po' diverse dal solito, con una "plancia" che viene costruita dai vari mazzi, rendendolo un vero e proprio piazzamento lavoratori, nascosto dietro tante pile di carte. Elegante e per tutti.

Sapphire non sbaglia mai con le sue bustine protettive. Ottima qualità, ottimo prezzo, resa più che buona. Nel caso specifico utilizzate per 7 wonders in cui le carte passano di mano in mano di continuo e quindi soggette a molta usura, eppure ancora come nuove dopo diverse partite all'attivo.

Le bustine Sapphire hanno un prezzo più che competitivo per la qualità che offrono. A differenza di altri marchi la qualità è fuori discussione nonostante la spesa esigua, ottima resa anche con tanti utilizzi.