Forse dal titolo dato alla recensione ancora non avrete capito cosa intendo, quindi mi spiego meglio.
"Dixit" è un gioco in cui bisogna farsi ispirare da delle carte con illustrazioni particolari, surreali e, soprattutto, soggettive. Sì, perché ciascun giocatore potrebbe vederci cose diverse in ogni illustrazione. Dovrete perciò provare ad entrare nel pensiero e nel gusto degli altri giocatori (per questo è un gioco che consiglio a persone che si conoscono meglio o comunque un gruppo di amici), e tentare di indovinare qual è la carta del "narratore" di quel turno, il quale ha dato un titolo ad una delle immagini sul tavolo. Sembra complicato? Niente affatto. Anzi, il gioco scorre veloce e, soprattutto, non ci si annoia mai. Magari si cercherà anche di mettere in crisi gli altri giocatori, giocando una carta che si sa che potrebbe mandarli in confusione nella scelta.
E' un gioco che va tra il filler e un gioco più lungo. Va benissimo se non si ha voglia di fare un gioco troppo cervellotico e se si sta giocando con neofiti, parenti o, come già detto, amici.
Io mi diverto sempre a vedere cosa hanno in testa gli altri vedendo delle immagini strambe, e grazie all'immaginazione ognuno può tirar fuori cose sempre più interessanti e, spesso, anche divertenti. L'importante è non andare troppo sul vago con l'immagine scelta, ma neanche troppo sul banale, perché in entrambi i casi rischiereste di non prendere alcun punto.
Lo suggerisco maggiormente per amici che si conoscono da tanto, poiché si avranno più cose in comune da condividere con le immagini e sarà più facile entrare nelle loro teste, ma essendo un gioco estremamente facile e leggero, va benissimo per chiunque e di qualsiasi età.
In sintesi, un gioco facile, chiaro, veloce, per chiunque e per tutte le età. Divertente e non troppo lungo, ti farà ragionare e vagare con la fantasia, senza però farti stancare.
Presto, correte a giocare e... BUONA FANTASIA!

Dixit: un gioco che stimola la fantasia e anche quel minimo di strategia necessaria per arrivare alla vittoria, che non è l’essenza di questo titolo.
È un gioco di suggestioni, che passa per le bellissime illustrazioni sulle carte, che evocano sensazioni ed emozioni diverse che il giocatore di turno (narratore) prova a descrivere con parole, piccoli gesti o espressioni, cercando di far indovinare – ma non a tutti, e questo è il bello! – la carta, fra quelle che ciascuno pone segretamente sul tavolo, che lui stesso ha scelto dalla propria mano che ha suscitato la sua descrizione.
In sostanza mentre il narratore porrà la carta scelta, segretamente, fra quelle da votare, gli altri giocatori dovranno a loro volta scegliere una carta dalla loro mano che in qualche modo possa esprimere lo stesso concetto o la stessa emozione della descrizione del narratore. Quando le carte verranno scoperte i giocatori si troveranno di fronte alla scelta di quella che, secondo loro, è la carta del narratore, ma saranno messi in difficoltà dalle carte giocate dagli altri...
Si sviluppano dinamiche di interpretazione del pensiero e delle percezioni dell’altro, in un mondo di fantasia in cui spesso sono proprio i bambini a cogliere nel segno, mentre gli adulti come me… spesso rimangono al palo. Per questo dixit non è solo un gioco, ma un’esperienza fantastica in cui il più delle volte sono proprio gli amici più piccoli a spiegare ai grandi che cosa hanno “visto” o “sentito” in quelle immagini apparentemente astratte e inquietanti che ci vengono proposte sulle carte.

Come si può commentare un gioco come dixit se non ricorrendo a dixit stesso? Scorrono le immagini (UNA QUALSIASI delle immagini del base o dell'espansione, tanto l'emotività è la stessa) e in ognuno dei disegni si riconosce la magia del gioco. Che non è in realtà solo un gioco,ma uno stimolo continuo, un rigenerarsi da sé stesso e in sé stesso.Perchè può capitare di avere la stessa carta in mano di una partita precedente e con le stesse persone al tavolo. In altri casi, in altri giochi, è un turno perso, una mano iutile, cinque minuti di noia ripetitiva. Qua no, perchè - arrivando a citare piò o meno liberamente Confucio (e pensate a cosa porta Dixit!) davanti a un fiume che scorre ogni volta tutto è diverso, perchè il fiume non è più lo stesso fiume, e tu non sei più la stessa persona. E nemmeno la carta in mano è più la stessa carta.

Descrivendo le magnifiche illustrazioni di questo gioco possiamo viaggiare in ogni reame della fantasia, un tramonto sul deserto o un'immersione in un mare di caramelle. Durante il viaggio faremo la conoscenza di tanti giocatori che non abbiamo mai immaginato così affini a noi, il gioco e il viaggio saranno una cosa sola. A fine partita ci accorgeremo di essere rimasti comunque seduti al tavolo ma ci alzeremo arricchiti di fantasia e di nuovi amici.

Un gioco da avere e da giocare con chiunque, dai bambini fino al giocatore più assiduo, nessuno può resistere a tanta magia.

La qualità delle bustine è il massimo. Non potete trovare di meglio sul mercato. Resistenza, consistenza e protezione, le vostre carte saranno al sicuro. La colorazione magenta è stupenda e il piacere di tenere in mano le carte aumentato. Inoltre la scatola è un comodo porta mazzo anche se non sarà possibile inserire nuovamente tutte e 100 le carte imbustate dato lo spessore protettivo della bustina.

Nuovo formato per Richard Garfield, che subito mi ha lasciato interdetto ma poi è esploso in tutta la sua bellezza. L'adrenalina che si avverte mentre si apre il mazzo e si scoprono le proprie casate è impagabile. Le partite durano forse un pelo troppo inizialmente ma con un po' di esperienza si scende sulla mezz'ora. Dato il costo di un mazzo il consiglio è di provarlo e poi decidere se piace o meno. Non rimarrete delusi!

Dixit è ormai un classico, alla stregua dei più grandi giochi di sempre. Incarna perfettamente l'essenza del "gioco di società" perché permette di portare tante persone diverse intorno al tavolo e farle interagire. Grazie alla sua gara ci si appassiona e si cerca di essere fantasiosi ma non troppo per guadagnare i preziosi punti vittoria. Spesso questo coinvolgimento rivela pensieri e interpretazioni uniche sia delle stupende carte sia delle persone che magari si riteneva di conoscere.
Dove sta la magia? Io mi sono riavvicinato ai giochi da tavolo dopo anni e questo è stato il primo Natale con i giochi "nuovi". È stata anche la prima volta in cui siamo riusciti a giocare tutti insieme con la mia famiglia, pure la nonna! Attraverso le definizioni delle immagini oniriche e con il loro sincero impegno, ho conosciuto l'inclinazione artistica dello zio, la creatività svampita di zia e ho visto la nonna ridere e divertirsi come non accadeva da tanto.
Magari non per tutti questa è magia ma in Dixit, in queste carte, troviamo la semplicità e la potenza di un gioco che supera i confini del tavolo.

Dixit è il gioco che non si può non avere nella propria ludoteca.
Il gioco si spiega in pochissimi minuti e quindi è adatto anche a chi non è abituato ai giochi da tavolo. Facile da capire e da giocare sia per i bambini che per gli adulti: ho insegnato in un doposcuola e fatto giocare bambini che si sono divertiti inventando storie fantastiche con le bellissime illustrazioni delle carte. In veste di dimostratore ho visto invece giocare tavolate di adulti che hanno messo in campo tutte le loro esperienze dando vita a duelli fino all'ultima carta.
Cosa serve per giocare? la fantasia e nulla di più!
Ogni partita è diversa dalla precedente sia che si giochi con le stesse persone, sia cambiando il gruppo di gioco.
E se siete stanchi delle illustrazioni presenti nelle numerose carte della scatola base potete sempre arricchirlo con una delle tante espansioni (inclusa quella bellissima per il decennale del gioco dove sono stati riuniti tutti gli illustratori di ogni espansione).

Con Dixit la fantasia è al potere!

Dixit: il gioco che fa brillare gli occhi di tutti. L'ho giocato per la prima volta tra "adulti" e i miei occhi si sono illuminati, emozionati e divertiti alla vista di ogni nuova carta, facendomi provare le più svariate sfumature di emozioni e mille diversi pensieri sulla "cose della vita".
Fin da subito ho pensato a come sarebbe stato giocarlo da bambini, a cosa avrebbe visto lo sguardo di un fanciullo in quelle immagini e a cosa si sarebbe inventato per farsi capire da qualcuno, ma non da tutti.
Giusto prima di queste feste natalizie ho avuto la possibilità di vedere con i miei occhi lo stupore di quasi 50 bimbi della scuola primaria nel voltare una nuova carta. È stato bellissimo perché tutti (e sottolineo TUTTI) sono stati magnetizzati da questo gioco (bambini e insegnanti). Ho "osato" provarlo anche con bambini di 6 e 7 anni (più piccoli dell'età consigliata) ed è stato meraviglioso vederli impegnati nel trovare la loro strategia, certamente differente ad ogni età, ma comunque spesso efficace.
È questo il potere di Dixit: attrarre tutti con bellezza e curiosità.

Dixit è un gioco semplice da comprendere e da giocare (anche per i pigri come me!...) ma ricco di esiti: si confermano le complicità già esistenti tra i giocatori e si scoprono nuove affinità! È un gioco da intavolare in famiglia, con le persone che conosciamo bene e di cui possiamo prevedere le reazioni (mettendo alla prova le nostre antenne) ma è anche un gioco da condividere con i nuovi amici, con sorprendenti scoperte. Perché Dixit ha questa forza? Grazie alle immagini stampate sulle carte: curate, ammalianti, evocative! Alla lunga potrebbe sembrare un po' ripetitivo ma basta l’immaginazione del narratore per “espanderlo” all'infinito!