Dei titoli Exit che ho provato questo, assieme alla Baita Abbandonata, è quello che è risultato più gradito al tavolo. Merito dell'ambientazione forse, ma anche gli enigmi, seppur a tratti parecchio astratti nella loro risoluzione, sono risultati quasi sempre coinvolgenti e soddisfacenti. Ottimo one shot per una serata in compagnia all'insegna delle escape room da tavolo.

Ho trovato nella serie Sherlock un tentativo di trasporre in gioco di carte il gioco "Sherlock Holmes consulente investigativo". Il risultato è un gioco che narra una storia. Su di me ha una presa molto minore rispetto al suo a mio avviso ispiratore ma li ho giocati volentieri.

Se già vi è piaciuto Chronicles of Crime, e l'ambientazione noir da film hard boiled vi fa venire la pelle d'oca allora questa è sicuramente l'espansione per voi. Storie decisamente più oscure e mature rispetto al gioco base, ottimamente narrate (però con qualche incertezza nella traduzione) e gameplay a mio avviso migliorato grazie all'aggiunta di alcune azioni attive che è possibile compiere (es. spiare o corrompere i personaggi). Decisamente promossa!

Dall'italianissima Cranio Creations e l'autore Paolo Mori arriva un investigativo (per modo di dire) party game all'insegna degli stereotipi più spinti. Per tentare di indovinare il colpevole bisognerà fare domande basandosi unicamente sull'aspetto fisico dei personaggi, in un tripudio di luoghi comuni che strapperà più di una risata al tavolo. Molto godibile con un gruppo adatto predisposto a far "caciara", è un semplice e spensierato introduttivo o fillerino da fine serata, una versione rimordenizzata di Indovina chi, ma nulla di più.

Questo gioco è un gioco che si inserisce in un filone molto particolare che però nessun altro gioco tocca. È un filler deduttivo e competitivo. Già i giochi deduttivi sono per lo più collaborativi. Questo dalla sua ha inoltre una durata contenuta. Dal canto mio non mi ha fatto impazzire e se devo scegliere un deduttivo competitivo mi oriento su altro.

Inkognito è un vecchio gioco da tavolo e questa è la sua versione mini con materiali più compatti che ripropone lo stesso gioco del 1988. Ho avuto davvero piacere nel giocarlo in famiglia durante la mia infanzia (ho un anno in più della prima edizione). Forse oggi il gioco può risultare "vecchio" ma può essere un dolce tuffo nel passato per alcuni giocatori.

Storie Nere riesce nel suo intento: il gioco è piccolo, portatile e godibile in molte persone, quindi è uno strumento ideale per animare e vivacizzare una serata al pub con amici, un lungo viaggio in auto, in bus o in aereo, o una pizza tra amici (sempre che il gruppo tolleri storie macabre durante la cena). Vista la durata variabile e l'assenza di qualsiasi meccanismo di punteggio, vittoria o sconfitta, può essere giocato in qualsiasi posto, in qualsiasi occasione e con giocatori di qualsiasi livello di esperienza che vogliono immedesimarsi in un moderno Sherlock Holmes.

Se amate questo genere Lovecraftiano non potete farvi scappare questo titolo, soprattutto se avete giocato il primo caso.

Altro titolo della serie Exit, che apprezzo particolarmente, avevo buone aspettative per questo in particolare grazie al tema. Aspettative che sono state parzialmente deluse da alcuni enigmi personalmente non molto logici e a tratti frustranti per il modo in cui sono stati ideati e al tema che alla fine non si è rilevato così presente come immaginavo.

Ho giocato molte escape room da tavolo con un gruppo con la quale regolarmente non gioco da tavolo ma abbiamo trovato nelle escape room prima quelle dal vivo e poi quelle da tavolo. La serie exit è a mio avviso la seconda migliore e questa è nella mia top 3 dell'intero ciclo. Come le altre del ciclo exit può anche essere un ottimo regalo da fare provare a persone che magari non sono avvezze al gioco da tavolo